martedì 3 giugno 2008


"Mi devi guardare quando facciamo l'amore"
Glielo aveva già detto due anni fa, se lo ricordava benissimo, lei.
Non lo fa quasi mai.
Ama perdersi nel suo mondo, nel suo piacere, le viene ormai istintivo chiudere gli occhi e non guardare mai il suo uomo del momento.
Sarà per pudore o chissà, ma non lo fa più da tanto tempo.
Non le da mica fastidio essere guardata, perchè forse il suo corpo è staccato da lei, anche se le procura piacere.
E invece lo ha guardato dopo il suo invito a farlo.
Sapeva benissimo che avrebbe avuto un prezzo, il suo alzare le palpebre, il suo farlo entrare dentro, molto più in fondo del suo sesso.
I suoi occhi dentro, la sua voce che ripete sempre la stessa frase "Mi devi guardare quando facciamo l'amore".
La vita espressa a pieno, su quel divano, appiccicati a quel muro.
E ora il fiato le manca e non capisce il perchè, certo che lo capisce...fin troppo bene.
E' forte solo perchè accade una volta ogni settecentotrentagiorni?
O è così intenso perchè è lui con lei?
Non lo sapranno mai. mai.
Se lo ricorda bene e neanche lontanamente avrebbe potuto immaginare una situazione del genere, eppure si è trovata lì, per caso, davanti a lui, senza più difese in un istante.Lei, che domina queste situazioni, ci è così abituata.
Ci pensa spesso, lei, e poi lo accantona, e ci ripensa.
Continua a non guardare nessuno quando fa l'amore, non ci riesce.
E' l'unica a conoscere il perchè.